lunedì 24 novembre 2014

Il "Disegno del Cuore" di Rosalba Panzieri

IL "DISEGNO" DI ROSALBA

Certamente vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di ritrovarvi nella sala d'aspetto di un medico o nella corsia di un ospedale. Certamente avrete incrociato gli sguardi dei pazienti che “popolano “ tali luoghi. Non è altrettanto certo che vi siate soffermati a pensare a loro come persone , con una storia che non sia solo quella riportata sulla cartella clinica. Non è un caso che si utilizzi qui il termine “paziente”, e non persona.
Perchè quando ci si ammala si perde, molto spesso, la propria identità. Quelli che fino al giorno prima erano uomini e donne, con il proprio bagaglio di sogni ed esperienze, diventano improvvisamente casi clinici, anamnesi e prognosi da stabilire. Il medico si trincera dietro paroloni scientifici, parenti ed amici improvvisano frasi di circostanza o rassicurazioni: <tutto andrà bene>...Ognuno a suo modo esorcizza il demone, lo spauracchio del male fisico, della sofferenza.
Il peso più grande è quello che spetta a chi soffre, portare il fardello e contemporaneamente far comprendere a tutti che è vivo. Ha pensieri, desideri, passioni, problemi. Esattamente come prima. Chi si è mai preoccupato di intervistare un malato e chiedergli chi è, cosa fa nella vita, quali aspettative ha per il suo futuro?
Questo, in breve, è quanto emerso dal seminario che abbiamo deciso di seguire il 20 Novembre scorso, presso il Dipartimento di Studi Umanistici di Foggia.
Chi ci ha condotti a riflettere è Rosalba Panzieri. Attrice e scrittrice romana, Rosalba ha avviato un innovativo percorso narrativo all'interno delle corsie ospedaliere. Ha infatti deciso di somministrare ai degenti non medicinali ma un questionario scritto in cui potersi raccontare, parlando liberamente di se stessi, della propria vita e delle proprie ambizioni. Ha deciso di farne opera scritta e spettacolo teatrale, esperienza itinerante non nei teatri ma all'interno delle stesse corsie d'ospedale. Lo ha raccontato a noi e ad una sala gremita di studenti: il suo esperimento ha avuto un grande successo, e a noi sembrava giusto parlarne.
Quando letteratura e medicina si incontrano qualcosa di magico accade, due mondi all'apparenza paralleli si uniscono, risultando molto più simili di quanto si possa pensare. Viene naturale ripensare ad autori come Proust, Svevo e Pirandello, pionieri di una letteratura che scavava a fondo, cercando di ritrovare il risvolto psicologico celato dietro la malattia.
Ma l'esperimento di Rosalba ci ha sorprese in maniera diversa, la sua non è psicologia, ma curiosità. Voglia di conoscere la storia di ognuno, di cercare i sogni anche nella vita di chi, in determinati momenti, fa persino fatica a sperare in un domani. Raccontare queste storie per far comprendere quanto grande sia il mondo che si cela dietro un'asettica diagnosi medica.
The Readers hanno avuto la possibilità e il privilegio di conoscere Rosalba, attrice ma soprattutto donna forte e dinamica, che ha saputo trasmetterci la voglia di vivere qualsiasi esperienza fino in fondo. Anche la malattia, come qualsiasi altro momento da noi vissuto, può diventare occasione di viaggio dentro se stessi. E' quello che noi amiamo dell'arte, chi legge lo sa.


The Readers

venerdì 7 novembre 2014

Don Chisciotte amore mio - Angelo Tronca

Angelo Tronca: il moderno Don Chisciotte


Negli ultimi giorni ad una delle vostre amate Readers è capitato di fare un viaggio. Un viaggio di piacere che si è trasformato in uno di quei fantastici momenti in cui l'arte ti inonda, quasi inaspettatamente. Ha vissuto il teatro, conoscendo sfaccettature di esso solitamente nascoste. In fondo è questo il pregio di essere a stretto contatto con degli attori. Non ha solo gustato uno spettacolo (ed è doveroso consigliare vivamente questo “Cyrano de Bergerac” di Jury Ferrini), ha conosciuto altri attori, ha visto, assistendo a delle prove, come nasce e si costruisce uno spettacolo e il lavoro dei suoi artefici e ha potuto capire come questi vivano la loro particolare quanto fantastica professione. 

La Reader in questione ammette di esser rimasta incantata da tutto ciò; è stato come toccare l'arte con mano e, per chi la ama, sono belle emozioni.
Alla stessa è poi capitato, per caso, di leggere un libro nuovo. Nulla di strano considerando i soggetti in questione. Se non fosse che questo libro l'ha colpita, che è scritto da uno degli attori conosciuti e che, cosa molto spesso desiderata dai lettori, è stato possibile chiedere all'autore cosa si celasse dietro quel libro. Tornata in patria la prima Reader, come di consueto, non ha resistito nel prestare lo stesso libro alla sua fida compagna di lettura. Le Readers a volte divergono nei gusti, ma questa volta hanno concordato nell'apprezzare il testo. E la diretta conseguenza è scriverne.
Si chiama “Don Chisciotte amore mio”, l'autore è Angelo Tronca, giovane attore torinese.
Si presenta come un testo teatrale, ma attrae subito la particolarità tanto delle battute quanto dei personaggi. Lo si capisce già dal titolo, il testo rimette in scena personaggi decisamente noti: Don Chisciotte e Sancho Panza.
Verrebbe da pensare ad una rivisitazione del celeberrimo testo di Cervantes, ma è tutt’altro.
In un luogo senza tempo e senza spazio, davanti ad un’improbabile platea di bambini(decisamente non casuale), è difficile capire se a scambiarsi battute siano i due attori o i loro personaggi. C’è una storia che il lettore vivrà non attraverso la narrazione o le battute dei personaggi, quanto più attraverso l’artificio, il teatro. Diventa quest’ultimo il vero protagonista.
Gli attori parlano quasi sempre, si scambiano battute brevi ma incisive, a volte decisamente divertenti, con le quali trasmettono allo “spettatore” l’idea stessa del teatro. Inventano, vivono e “costruiscono” una storia.
Leggendolo vi si troverà ben poco della storia di Don Chisciotte. Di lui c’è solo la sua principale caratteristica: una sorta di follia, piuttosto un modo diverso di concepire la vita. E’proprio Angelo a raccontarci cosa lui stesso abbia voluto farne dell’originale Don Chisciotte: “Ho preso i personaggi e li ho catapultati nella modernità, senza dimenticare l’eroismo di Don Chisciotte”.
Un eroe non è soltanto chi sfida mostri e salva belle fanciulle, ma quello che sa sfidare la propria debolezza, senza nasconderla e mostrando la volontà di superare i propri limiti.
Le parole dell’autore lo fanno capire chiaramente :” Perché ad essere Superman sono tutti bravi: con la forza di mille uomini, i raggi laser dagli occhi e la capacità di saper volare praticamente tutti possono diventare degli eroi. Tutt’altra vita si consuma mostrandosi fragili alle intemperie, senz’altro scudo se non la propria volontà; questo è il vero atto eroico. Non aver timore del timore.” 
Ammettiamo che recensire un testo così particolare non è decisamente facile. Si legge tutto d’un fiato, fa sorridere molto spesso, ma lascia un segno. Fa riflettere il testo del Tronca, ognuno può trovarci la sua verità. 
Non possiamo che consigliarlo, leggerlo è l’unica cosa che possiate fare.

The Readers

Titolo: Don Chisciotte amore mio
Autore: Angelo Maria Tronca
Pagine: 100
Editore: Genesi Editore
Citazione preferita: <<DON CHISCIOTTE:"...Perchè il mio cuore è stato fatto col colore rosso, per disubbidire ai limiti di velocità.">>

domenica 2 novembre 2014


CHIARA SAMUGHEO: RACCONTARE ATTRAVERSO LE IMMAGINI.

A Foggia la personale della fotoreporter italiana

Lo scorso sabato le Readers hanno deciso di abbandonare per qualche ora gli amati libri e tuffarsi nella mondanità cittadina. Lo hanno fatto secondo il loro stile, of course,visitando la mostra fotografica di una delle più importanti fotoreporter italiane, Chiara Samugheo, ospite della terza edizione di “FOGGIA FOTOGRAFIA –La Puglia senza confini”.
Che dire, un’esperienza emozionante come poche. La kermesse allestita nel palazzetto della Fondazione Banca Del Monte ci ha permesso, oltre che ammirare numerosi scatti esposti, di conoscere i retroscena della” dolce vita” italiana. L'evento è stato una vera “chicca” e sentivamo la necessità di condividerlo con voi. Peccato però non potervi trasmettere anche il senso di stupore ed ammirazione che abbiamo provato al cospetto di una delle più importanti intellettuali italiane dei nostri giorni. Capelli bianchi ed occhi di un azzurro chiarissimo, elegante nel portamento e nell'impostazione della voce. Austera ma al contempo semplice e diretta. Ha letteralmente catturato la nutrita platea con il suo racconto, durato più di mezz'ora. Un racconto popolato di personaggi straordinari e di avvenimenti quasi paradossali, come quello in cui Cartier – Bresson si è presentato alla sua porta professandosi innamorato delle sue foto, del suo inconfondibile stile. Quello stile che nel corso degli anni la porta a raccontare l’essere umano. Attraverso le sue foto ci ha raccontato trent'anni di storia del nostro Paese. Dai “tarantolati” pugliesi alle baraccopoli napoletane. Dagli scatti di interesse antropologico alle dive del cinema. La talentuosa Samugheo è infatti famosa per essere diventata la “fotografa delle dive”. Davanti al suo obiettivo si sono alternati non solo i più grandi interpreti del cinema italiano: Loren , Mastroianni , Germi, Fellini, solo per citarne alcuni, ma anche letterati, come il premio Nobel Salvatore Quasimodo, con il quale ha condiviso l’esperienza della redazione de “Le Ore”. Di tutti è riuscita ad immortalare gli aspetti più significativi non dell'appararire ma dell’essere,dai suoi “ritratti” fotografici emerge la grande capacità di mettere a proprio agio chi ha posato davanti il suo obiettivo. Guardando la galleria di immagini ci si rende immediatamente conto che questa donna è stata capace di far raccontare i suoi soggetti anche senza l’uso delle parole. Uno sguardo, un vezzo dell’atteggiamento, prontamente carpiti dalla macchina e regalati all’eternità.
The Readers