domenica 2 novembre 2014


CHIARA SAMUGHEO: RACCONTARE ATTRAVERSO LE IMMAGINI.

A Foggia la personale della fotoreporter italiana

Lo scorso sabato le Readers hanno deciso di abbandonare per qualche ora gli amati libri e tuffarsi nella mondanità cittadina. Lo hanno fatto secondo il loro stile, of course,visitando la mostra fotografica di una delle più importanti fotoreporter italiane, Chiara Samugheo, ospite della terza edizione di “FOGGIA FOTOGRAFIA –La Puglia senza confini”.
Che dire, un’esperienza emozionante come poche. La kermesse allestita nel palazzetto della Fondazione Banca Del Monte ci ha permesso, oltre che ammirare numerosi scatti esposti, di conoscere i retroscena della” dolce vita” italiana. L'evento è stato una vera “chicca” e sentivamo la necessità di condividerlo con voi. Peccato però non potervi trasmettere anche il senso di stupore ed ammirazione che abbiamo provato al cospetto di una delle più importanti intellettuali italiane dei nostri giorni. Capelli bianchi ed occhi di un azzurro chiarissimo, elegante nel portamento e nell'impostazione della voce. Austera ma al contempo semplice e diretta. Ha letteralmente catturato la nutrita platea con il suo racconto, durato più di mezz'ora. Un racconto popolato di personaggi straordinari e di avvenimenti quasi paradossali, come quello in cui Cartier – Bresson si è presentato alla sua porta professandosi innamorato delle sue foto, del suo inconfondibile stile. Quello stile che nel corso degli anni la porta a raccontare l’essere umano. Attraverso le sue foto ci ha raccontato trent'anni di storia del nostro Paese. Dai “tarantolati” pugliesi alle baraccopoli napoletane. Dagli scatti di interesse antropologico alle dive del cinema. La talentuosa Samugheo è infatti famosa per essere diventata la “fotografa delle dive”. Davanti al suo obiettivo si sono alternati non solo i più grandi interpreti del cinema italiano: Loren , Mastroianni , Germi, Fellini, solo per citarne alcuni, ma anche letterati, come il premio Nobel Salvatore Quasimodo, con il quale ha condiviso l’esperienza della redazione de “Le Ore”. Di tutti è riuscita ad immortalare gli aspetti più significativi non dell'appararire ma dell’essere,dai suoi “ritratti” fotografici emerge la grande capacità di mettere a proprio agio chi ha posato davanti il suo obiettivo. Guardando la galleria di immagini ci si rende immediatamente conto che questa donna è stata capace di far raccontare i suoi soggetti anche senza l’uso delle parole. Uno sguardo, un vezzo dell’atteggiamento, prontamente carpiti dalla macchina e regalati all’eternità.
The Readers

Nessun commento:

Posta un commento