CHIARA SAMUGHEO: RACCONTARE ATTRAVERSO LE IMMAGINI.
A Foggia la personale della fotoreporter italiana
Lo scorso sabato le
Readers hanno deciso di abbandonare per qualche ora gli amati libri e
tuffarsi nella mondanità cittadina. Lo hanno fatto secondo il loro
stile, of course,visitando la mostra fotografica di una delle più
importanti fotoreporter italiane, Chiara Samugheo, ospite della terza
edizione di “FOGGIA FOTOGRAFIA –La Puglia senza confini”.
Che
dire, un’esperienza emozionante come poche. La kermesse allestita
nel palazzetto della Fondazione Banca Del Monte ci ha permesso, oltre
che ammirare numerosi scatti esposti, di conoscere i retroscena
della” dolce vita” italiana. L'evento è stato una vera
“chicca” e sentivamo la necessità di condividerlo con voi.
Peccato però non potervi trasmettere anche il senso di stupore ed
ammirazione che abbiamo provato al cospetto di una delle più
importanti intellettuali italiane dei nostri giorni. Capelli bianchi
ed occhi di un azzurro chiarissimo, elegante nel portamento e
nell'impostazione della voce. Austera ma al contempo semplice e
diretta. Ha letteralmente catturato la nutrita platea con il suo
racconto, durato più di mezz'ora. Un racconto popolato di personaggi
straordinari e di avvenimenti quasi paradossali, come quello in cui
Cartier – Bresson si è presentato alla sua porta professandosi
innamorato delle sue foto, del suo inconfondibile stile. Quello stile
che nel corso degli anni la porta a raccontare l’essere umano.
Attraverso le sue foto ci ha raccontato trent'anni di storia del
nostro Paese. Dai “tarantolati” pugliesi alle baraccopoli
napoletane. Dagli scatti di interesse antropologico alle dive del
cinema. La talentuosa Samugheo è infatti famosa per essere
diventata la “fotografa delle dive”. Davanti al suo obiettivo si
sono alternati non solo i più grandi interpreti del cinema italiano:
Loren , Mastroianni , Germi, Fellini, solo per citarne alcuni, ma
anche letterati, come il premio Nobel Salvatore Quasimodo, con il
quale ha condiviso l’esperienza della redazione de “Le Ore”. Di
tutti è riuscita ad immortalare gli aspetti più significativi non
dell'appararire ma dell’essere,dai suoi “ritratti” fotografici
emerge la grande capacità di mettere a proprio agio chi ha posato
davanti il suo obiettivo. Guardando la galleria di immagini ci si
rende immediatamente conto che questa donna è stata capace di far
raccontare i suoi soggetti anche senza l’uso delle parole. Uno
sguardo, un vezzo dell’atteggiamento, prontamente carpiti dalla
macchina e regalati all’eternità.
The Readers
Nessun commento:
Posta un commento