Quando i libri fanno stare meglio...
Capita a tutti, anche ai
lettori più accaniti, di vivere un momento di stress dovuto a
studio, lavoro o qualsiasi altra cosa la vita ci ponga di fronte.
Capita anche che, proprio in questi momenti, si senta il bisogno di
mettere il pigiama, fare un the o una cioccolata calda e di
immergersi in un buon libro. Un libro di quelli che facciano sognare,
sorridere o semplicemente pensare ad altro. Anche un libro, però,
che non richieda particolare attenzione o, per meglio dire, grande
impegno intellettivo per la comprensione.
Si parla tanto di
lettura, noi siamo le prime a non riuscire a far altro. Ma, per la
maggior parte, si parla di lettura che istruisca, che si renda utile
nella vita, che amplii i nostri orizzonti culturali. Ed è giusto, la
lettura serve a questo. E un lettore che voglia definirsi tale non
può esimersi da alcune letture di particolare importanza.
Però questo post, oggi,
vogliamo dedicarlo ad altro. Ad un altro tipo di lettura. La così
detta lettura di piacere, quella che permette alla mente di viaggiare
con mooolta leggerezza, quella di cui sopra, accompagnata da pigiama
e cioccolata. Tutta quella serie di libri che difficilmente la
critica definirebbe “testi di qualità”, ma che noi abbiamo sul
comodino. Quei libri che erano lì, nello scaffale occasioni, con una
copertina dai colori vivaci e un titolo simpatico, o quantomeno
intrigante.
Questo tipo di
letteratura è definito oggi “romanzo di evasione”.
In
principio fu il fouiletton, o romanzo d'appendice, relegato alle
ultime pagine dei quotidiani. Quelle che i mariti “concedevano”
cortesemente alle mogli, durante la prima colazione, insieme alle
pagine mondane. Oggi, il genere di “evasione” vive una stagione
felice, e guadagna i primi posti delle classifiche e posti “al
sole” in libreria.
Fortunatamente oggi il panorama letterario è
talmente variegato da poterci permettere, di tanto in tanto, di
dedicarci ad un libro più "leggero". Non iniziate a
storcere il naso. Non sempre i libri definiti commerciali sono
sinonimo di bassa qualità. Anche in questo filone, un tempo definito
sottogenere, è possibile trovare "prodotti" di qualità e
non bisogna necessariamente risalire alle produzioni di grandi autori
del passato. Ci sono tanti, bravi autori contemporanei che,
parallelamente alla produzione di opere di spessore, danno vita a
storie e personaggi che riescono ad attirare un pubblico più vasto.
Pensiamo, ad esempio, a Camilleri che, con il suo Commissario
Montalbano si è guadagnato, da diversi anni, una consistente "fetta"
di lettori affezionati. Le storie, mai banali, l'ottima penna del
"maestro", ci regalano ogni volta un viaggio virtuale nella
quotidianità della provincia siciliana. Se invece amate quel tocco
di cosmopolita, che non guasta mai, potete appassionarvi alle
avventure dell' eroina in "carta ed inchiostro" di Sophie
Kinsella, che da più di un decennio catalizza stuoli di fans dello
shopping. E si, perché la protagonista dei suoi romanzi è una
compratrice compulsiva, Rebecca. Vera shopping girl, "Beky"
riesce sempre a trovare il modo di fare acquisti, cacciandosi,
spessissimo, in situazioni al limite del verosimile.
E
come questi, di testi, ce ne sono veramente tanti. L'importante,
bisogna ammetterlo, è saperli scegliere. Spesso trama semplice non è
sinonimo di scontata, e linguaggio fruibile non è sinonimo di poco
curato.
I
veri romanzi di evasione, quelli che vale la pena comprare e
“sfruttare” quando fuori piove, sono quelli che sanno conciliare
un bel linguaggio con una bella trama, entrambi semplici ma di
qualità. Nel marasma letterario che oggi il mercato ci propina
purtroppo non è semplice districarsi, ed è semplice cadere nella
trappola di quelle letture accattivanti ma, oggettivamente, di bassa
lega. Eppure anche i meno esperti possono imparare a leggere, magari
partendo dalla bella letteratura d'evasione per finire un giorno,
perchè no, a leggere i grandi classici. Una sorta di palestra per la
mente, si parte dagli esercizi base e poi si arriva a sollevare il
peso....della cultura!
L'importante
non è che si legga, ma che si voglia imparare a farlo. E questo
mondo, ve l'assicuriamo, ce lo permette!
Buona
lettura (d'evasione)
The
Readers
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