The
Readers hanno deciso di "allargare" la famiglia...Nasce una
nuova rubrica, curata da un'amica, una compagna di avventura, che da
sempre condivide con noi l'enorme passione che ci contraddistngue e
che, per questo, non abbiamo potuto fare a meno di coinvolgere.
The
Teacher curerà con noi una sessione dedicata ai classici e alla
letteratura per studenti in genere. Partendo dalla voglia di
ravvivare lo spirito critico trai banchi di scuola e, perchè no, tra
le mura accademiche, abbiamo pensato di provare a riproporre quella
letteratura per i più retrodatata. Rendere i classici più fruibili,
darne chiavi di lettura e infine proporre anche testi nuovi, che
possano permettere agli studenti (e non) di conoscere, leggere e
riflettere sempre più. Diamo quindi il via ad una nuova avventura,
dando direttamente spazio a The Teacher che si e ci presenta con un
post tutto da gustare!
Buona
lettura,
The
Readers
UN NUOVO INIZIO
Anche in una tranquilla e
apparentemente comune mattina d’inverno può accadere qualcosa di
straordinario o, sarebbe meglio dire, che rompe l’ordinarietà
delle cose. Complici una calda tazza di thè verde da sorseggiare,
che fa molto english, e una carica di entusiasmo fuori dal normale
nel raccogliere una richiesta molto gradita.
Scrivere un post che
inauguri una nuova sezione del blog.
Del resto, come dire di
no alle Readers! Si, perché proprio loro, le cui idee
talvolta hanno qualcosa di davvero geniale, hanno pensato di
indossare nuovi panni e capire come si sentano i ragazzi che si
cimentano nelle prime letture “scelte” e non “imposte”,
magari dalla prof. di Italiano che rimanda alla centralità di un
“classico della Letteratura”, che poi però, ahimè, per loro di
classico spesso porta soltanto i segni di un’epoca passata.
Cercherò di spiegarvi un
po’ il nostro programma, traendo ispirazione da un’intervista che
nel lontano ‘700 coinvolgeva lo scrittore Pietro Verri come
fondatore del famoso, e allora utilissimo, periodico milanese Il
Caffè.
Cos’è questa
sezione? È una sezione dedicata ai consigli per i più giovani,
ma anche per chi vuole semplicemente lasciarsi guidare nella scelta
di un buon libro, da un classico (nell’accezione di
intramontabilità) a un attuale di tendenza.
Cosa conterrà?
Libri vari, per far scoprire talenti vecchi e nuovi, accuratamente
scelti per chiunque gradisca.
Come sarà scritta?
Con uno stile che non annoi.
E fino a quando
continuerete a curarla? Fino a quando avrà spaccio. Se
il pubblico ne farà tesoro noi continueremo a scrivere.
Quale fine ha fatto
nascere questo progetto? Il fine di una gradevole occupazione per
noi, il fine di far quel bene che possiamo.
L’intento è fare di
Libroconduttore anche una vetrina, magari per giovani scoperte
che, possibilmente, altri blog o riviste non hanno già recensito.
Una nuova mission in cui sarò lieta di dare il mio contributo
come teacher giovane e entusiasta del suo lavoro.
Per
rompere il ghiaccio, però, ho scelto un libro che di nuovo ha ben
poco, in quanto frutto della penna di un talento già noto. L’ho
scelto perché solo da qualche giorno l’ho riposto sugli scaffali
della mia piccola libreria personale e perché rientra tra quei
romanzi che consiglierei di leggere, anche se non verrebbe mai
definito “un classico” (e questa è già una novità).
Il romanzo in questione è
Léonie e il suo autore è una donna già affermata nel
panorama letterario contemporaneo. Stiamo parlando di Sveva Casati
Modignani e di un racconto edito da Sperling e Kupfer nel 2012 per la
collana Pandora. Ciò che superficialmente può definirsi
“romanzo sentimentale” ma che è in realtà qualcosa che scruta
nella parte più profonda dei sentimenti, di una donna (la giovane
protagonista da cui l’autrice prende il nome), di un uomo (suo
marito) e dei suoi cari, la nuova famiglia che l’ha accolta come
una figlia, ospitandola nella cornice di una grande casa le cui
pareti hanno visto l’avvicendarsi di tre diverse generazioni,
tacendo segreti che sarebbe bene non svelare mai. Ma Léonie, ben
lontana dalla tormentata Emma Bovary di altri tempi, è una donna che
non ama i segreti, per cui scava nel passato in cerca di risposte che
possano aiutarla a comprendere le dinamiche di una buona famiglia che
si rispetti, quella che lei non ha mai avuto da bambina ma che adesso
accudisce giorno dopo giorno. Eccetto uno, il 22 di Dicembre, in cui
sceglie di ritagliarsi uno spazio suo e di nessun altro, a meno che
questi non sia una persona davvero speciale.
Con il suo stile
inconfondibilmente accessibile ai più, Léonie arriva dritto al
cuore, ravvivando i sogni di giovani fanciulle, ma anche donne e
inguaribili romantiche, che hanno il desiderio di lasciarsi cullare
da un sentimento che non trascende mai nel melenso, aprendo l’anima
e la mente di chi ama, o anche solo di chi attende che il suo sogno
d’amore si avveri.
Non un’eroina ma una
donna comune, che ama, soffre e si affanna per conquistare la
felicità che tutti desideriamo nella vita.
Perché l’ho scelto?
Perché ci fa riflettere sulle dinamiche che spesso si dispiegano
all’interno delle mura domestiche e che risaltano le debolezze
dell’uomo. Uno spaccato “in piccolo” sulla società odierna,
popolata da personaggi divisi tra affetti personali e interessi
lavorativi, proprio come accade per la nuova famiglia di Lèonie.
Perché leggerlo? Perché
trasuda sincerità, ma anche perché dona speranza. La speranza che
anche nei drammi familiari, che spesso la cronaca ci racconta finiti
in tragedia, possa esserci una conclusione felice. Le storie d’amore,
attraverso i tradimenti, ci fanno approdare ad una sola verità:
l’amore è imperfetto.
Per le persone comuni,
perché comprendano che un “lieto fine” è possibile, se lo si
vuole.
The teacher
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