martedì 6 gennaio 2015

CLASSics


The Readers hanno deciso di "allargare" la famiglia...Nasce una nuova rubrica, curata da un'amica, una compagna di avventura, che da sempre condivide con noi l'enorme passione che ci contraddistngue e che, per questo, non abbiamo potuto fare a meno di coinvolgere.
The Teacher curerà con noi una sessione dedicata ai classici e alla letteratura per studenti in genere. Partendo dalla voglia di ravvivare lo spirito critico trai banchi di scuola e, perchè no, tra le mura accademiche, abbiamo pensato di provare a riproporre quella letteratura per i più retrodatata. Rendere i classici più fruibili, darne chiavi di lettura e infine proporre anche testi nuovi, che possano permettere agli studenti (e non) di conoscere, leggere e riflettere sempre più. Diamo quindi il via ad una nuova avventura, dando direttamente spazio a The Teacher che si e ci presenta con un post tutto da gustare!
Buona lettura,

The Readers


UN NUOVO INIZIO
Anche in una tranquilla e apparentemente comune mattina d’inverno può accadere qualcosa di straordinario o, sarebbe meglio dire, che rompe l’ordinarietà delle cose. Complici una calda tazza di thè verde da sorseggiare, che fa molto english, e una carica di entusiasmo fuori dal normale nel raccogliere una richiesta molto gradita.
Scrivere un post che inauguri una nuova sezione del blog.
Del resto, come dire di no alle Readers! Si, perché proprio loro, le cui idee talvolta hanno qualcosa di davvero geniale, hanno pensato di indossare nuovi panni e capire come si sentano i ragazzi che si cimentano nelle prime letture “scelte” e non “imposte”, magari dalla prof. di Italiano che rimanda alla centralità di un “classico della Letteratura”, che poi però, ahimè, per loro di classico spesso porta soltanto i segni di un’epoca passata.
Cercherò di spiegarvi un po’ il nostro programma, traendo ispirazione da un’intervista che nel lontano ‘700 coinvolgeva lo scrittore Pietro Verri come fondatore del famoso, e allora utilissimo, periodico milanese Il Caffè.
Cos’è questa sezione? È una sezione dedicata ai consigli per i più giovani, ma anche per chi vuole semplicemente lasciarsi guidare nella scelta di un buon libro, da un classico (nell’accezione di intramontabilità) a un attuale di tendenza.
Cosa conterrà? Libri vari, per far scoprire talenti vecchi e nuovi, accuratamente scelti per chiunque gradisca.
Come sarà scritta? Con uno stile che non annoi.
E fino a quando continuerete a curarla? Fino a quando avrà spaccio. Se il pubblico ne farà tesoro noi continueremo a scrivere.
Quale fine ha fatto nascere questo progetto? Il fine di una gradevole occupazione per noi, il fine di far quel bene che possiamo.
L’intento è fare di Libroconduttore anche una vetrina, magari per giovani scoperte che, possibilmente, altri blog o riviste non hanno già recensito. Una nuova mission in cui sarò lieta di dare il mio contributo come teacher giovane e entusiasta del suo lavoro.
Per rompere il ghiaccio, però, ho scelto un libro che di nuovo ha ben poco, in quanto frutto della penna di un talento già noto. L’ho scelto perché solo da qualche giorno l’ho riposto sugli scaffali della mia piccola libreria personale e perché rientra tra quei romanzi che consiglierei di leggere, anche se non verrebbe mai definito “un classico” (e questa è già una novità).
Il romanzo in questione è Léonie e il suo autore è una donna già affermata nel panorama letterario contemporaneo. Stiamo parlando di Sveva Casati Modignani e di un racconto edito da Sperling e Kupfer nel 2012 per la collana Pandora. Ciò che superficialmente può definirsi “romanzo sentimentale” ma che è in realtà qualcosa che scruta nella parte più profonda dei sentimenti, di una donna (la giovane protagonista da cui l’autrice prende il nome), di un uomo (suo marito) e dei suoi cari, la nuova famiglia che l’ha accolta come una figlia, ospitandola nella cornice di una grande casa le cui pareti hanno visto l’avvicendarsi di tre diverse generazioni, tacendo segreti che sarebbe bene non svelare mai. Ma Léonie, ben lontana dalla tormentata Emma Bovary di altri tempi, è una donna che non ama i segreti, per cui scava nel passato in cerca di risposte che possano aiutarla a comprendere le dinamiche di una buona famiglia che si rispetti, quella che lei non ha mai avuto da bambina ma che adesso accudisce giorno dopo giorno. Eccetto uno, il 22 di Dicembre, in cui sceglie di ritagliarsi uno spazio suo e di nessun altro, a meno che questi non sia una persona davvero speciale.
Con il suo stile inconfondibilmente accessibile ai più, Léonie arriva dritto al cuore, ravvivando i sogni di giovani fanciulle, ma anche donne e inguaribili romantiche, che hanno il desiderio di lasciarsi cullare da un sentimento che non trascende mai nel melenso, aprendo l’anima e la mente di chi ama, o anche solo di chi attende che il suo sogno d’amore si avveri.
Non un’eroina ma una donna comune, che ama, soffre e si affanna per conquistare la felicità che tutti desideriamo nella vita.
Perché l’ho scelto? Perché ci fa riflettere sulle dinamiche che spesso si dispiegano all’interno delle mura domestiche e che risaltano le debolezze dell’uomo. Uno spaccato “in piccolo” sulla società odierna, popolata da personaggi divisi tra affetti personali e interessi lavorativi, proprio come accade per la nuova famiglia di Lèonie.
Perché leggerlo? Perché trasuda sincerità, ma anche perché dona speranza. La speranza che anche nei drammi familiari, che spesso la cronaca ci racconta finiti in tragedia, possa esserci una conclusione felice. Le storie d’amore, attraverso i tradimenti, ci fanno approdare ad una sola verità: l’amore è imperfetto.
Per le persone comuni, perché comprendano che un “lieto fine” è possibile, se lo si vuole.
The teacher

Nessun commento:

Posta un commento